Hangar del
Palazzo dei Vendicatori.
Il meccanico capo Fabian Stankowicz finisce la sua
ultima ispezione sui due massicci Quinjet speciali e dice:
-Tutto a posto gente: questi uccellini sono pronti a
spiccare il volo.
<<Grazie
Fabian.>> gli
replica Iron Man <<Ti ringrazio per l’ottimo
lavoro.>>
-È per questo che mi pagate, no? Quanto mi
piacerebbe venire con voi, viaggiare nello Spazio, l’ultima frontiera, vedere
le lontane Galassie, arrivare là dove nessun uomo è mai giunto prima… e magari
incontrare una bellissima principessa aliena discinta.
<<Magari
un’altra volta, Fabian, quando non ci saranno in gioco i destini di un paio di
galassie>>
Occhio di Falco commenta:
-E pensare che ero scettico sul fatto che ci
servissero due astronavi. Visione è stato lungimirante.
<<Bisogna
essere sempre pronti a tutto, Clint, è una lezione che ho imparato sulla mia
pelle.>>
-E così anche voi avete dei veicoli a propulsione
iperspaziale?- interviene la Torcia Umana guardando i due Quinjet con aria da
intenditore -Credevo che solo noi Fantastici Quattro ne avessimo.
<<In effetti
è da voi che li abbiamo comprati.>> spiega Iron Man <<Beh,
almeno il sistema propulsivo. Progettare un motore iperspaziale non è poi tanto
difficile, il problema è alimentarlo. All’inizio usavamo il potere del martello
di Thor ma lui non è sempre disponibile. Reed aveva un sistema più semplice
anche se ancora troppo costoso per la COMMERCIALIZZAZIONE.>>
-Ehi,
ne sai di cose.
<<Uhm… stando al fianco di
Tony Stark si imparano un sacco di cose.>>
-Ah,
scommetto che il buon vecchio Benji Occhi Blu morirebbe dalla voglia di dare
un’occhiata a quei motori… e anch’io, lo confesso, anche se preferisco le
quattro ruote.
<<Come ho già detto, Magari
un’altra volta.>> il Vendicatore Dorato si rivolge a Occhio di Falco:
<<Tu avrai il comando della
seconda squadra. Verranno con te Wasp,
Ercole, Capitan America, Scarlet ed il Cavaliere Nero. Seguirete le tracce dei
rapitori di Jocasta. Io, Valchiria, Polaris, Quicksilver, Torcia Umana e Miss
Marvel andremo sul mondo dei Badoon e cercheremo di capire se dicono la verità
quando affermano di essere innocenti.>>
-Insomma:
a voi la diplomazia e a noi le grane.
<<Sai bene che non è così. Ci
troveremo in un mondo pieno di gente che ci farebbe volentieri a pezzi. Non
ricordi cosa ci hanno raccontato i Guardiani della Galassia su quello che hanno
fatto ai terrestri nel loro tempo? Se però VUOI fare a cambio, avverto Carol di
venire con te e mi prendo cap.>>
-Per
carità! Non sono bravo con le schermaglie diplomatiche. Te le lascio
volentieri, io preferisco l’azione.
Sotto
l’elmetto Tony Stark sorride, poi dice:
<<Allora è deciso. E ora non
perdiamo altro tempo: si parte!>>
Poco
tempo dopo, sotto gli occhi ammirati di Fabian Stankowicz i due Quinjet si
innalzano verso il cielo per sparire presto alla vista.
#95
Lo spazio e altri guai
di Carlo Monni, & Fabio
Furlanetto
Quinjet 1, da qualche parte
nell’iperspazio
Iron
Man e Miss Marvel sono soli nella cabina di comando; non si sono scambiati molte
parole da quando sono partiti. Iron Man si è concentrato principalmente sugli
aspetti tecnici: non gli piace ammetterlo, ma ha molta meno esperienza di lei
nell’operare nello spazio profondo. Finalmente si decide a rompere il ghiaccio:
<<Sono
felice di averti tra noi, Carol. Non vorrei nessun altro alla guida di una
missione per lo spazio Badoon>>
-Sperando
che tu abbia fatto un buon lavoro nell’integrare il motore Kree in prestito
dallo S.W.O.R.D., Tony.
<<Nemmeno io
ho abbastanza soldi da comprare due motori da Reed. E ti dispiace restare su
“Iron Man”? La mia identità è ancora segreta, sai>>
-Come
preferisci, ma sei stato tu a cominciare chiamandomi “Carol”.
<<Touché.
Anche se devo dire di essermi abituato a pensare a te come Warbird quando sei
in costume>>
-A
me piaceva come nome, ma ho dovuto cambiarlo quando ho scoperto di essere
praticamente l’unica.
<<Devo
ammettere di provare più nostalgia per il tuo vecchio costume che per il tuo
vecchio nome>>
-È
il tuo modo di flirtare con me, Iron Man? Stai attento, mio marito se ne va in
giro armato di spada.
C’è
un silenzio imbarazzante, non tanto per le battute da vecchi amici ma perché
entrambi sanno di voler evitare lo stesso argomento.
-Lo
sai, non credo di averti mai ringraziato per essermi stato vicino quando mi
sono fatta buttar fuori dai Vendicatori come un’idiota.[1]
<<E non
dovrai mai farlo. Anche io avuto bisogno di aiuto quando sono caduto
nell’alcolismo. CERTO, avremmo potuto avere un po’ più di tatto...>>
-Avevo
bisogno che qualcuno mi prendesse a calci nel sedere. Se tu non fossi
intervenuto forse non mi sarei mai unita ai Difensori e non mi sarei mai
innamorata di Dane.
<<Vuoi dire
che se non fosse stato per me saresti ancora single? È un peso che porterò
sulla coscienza per tutta la vita>>
Miss
Marvel reagisce con un’amichevole pugno sul braccio; il resto del viaggio sarà
accompagnato da reminiscenze dei vecchi tempi.
-Cos’hanno
detto i tuoi compagni dei Fantastici Quattro quando hanno saputo che saresti
partito per lo Spazio con noi Vendicatori?- chiede Polaris alla Torcia Umana
seduta accanto a lei.
-Nulla…
anche perché non gliel’ho detto.- risponde, serafico Johnny Storm.
-Johnny!-
esclama, sorpresa, Lorna Dane -Vuoi dire che sei partito senza avvisare la tua
famiglia?
-Di
che ti sorprendi sorella?- interviene Quicksilver -Storm è sempre stato un
vanesio che pensa solo a se stesso.
-Da
che pulpito viene la predica.- ribatte Johnny -Io almeno non mi sono mai rivoltato
contro la mia famiglia ed i miei amici.
-Ero
sotto il controllo di Maximus il Pazzo e scommetto
che qualcosa di simile è accaduto anche a te almeno una volta.
-Volete
smetterla?- interviene Polaris molto seccata –Dovreste essere adulti responsabili
e vi comportate come bambini bizzosi.
Un
lungo momento di silenzio e poi Johnny dice:
-Credo
che tu abbia ragione, Lorna… e comunque non è vero che non li ho avvisati. Ho
mandato un messaggio a Susan[2] prima
di partire. Magari sono già a bordo del nostro disco volante e ci sono venuti
dietro.
-Non
sarebbe male se l’avessero fatto. Avresti dovuto chiedere il loro aiuto da
subito, Storm.- ribatte Pietro Maximoff.
-Perché?
Credi che io non sia abbastanza in gamba per entrare in azione da solo?
-L’unico
che continua a sottovalutarsi sei tu, Storm.
Lorna
alza gli occhi al cielo: forse cercare di ragionare questi due è una causa
persa.
Poco
lontano la Valchiria ha osservato in disparte tutto il battibecco. Forse non
capisce del tutto i moderni mortali ma conosce fin troppo il fuoco della
passione e i danni che può provocare e prega il Padre Odino che i suoi compagni
non debbano patirli.
Quinjet 2, ad alcuni miliardi di
chilometri da Alfa Centauri
Il
veicolo non si è mosso per l’ultima mezz’ora. Il Cavaliere Nero sta armeggiando
con i computer di bordo, riportando le sue scoperte ad Occhio di Falco.
-Quindi
è possibile che le particelle di betatrone blah blah blah iperspazio blah blah
blah un portale interdimensionale che blah blah blah che possiamo rintracciare
tramite la Zona Negativa una volta blah blah blah mi stai ascoltando, Clint?
Occhio
di Falco abbassa la copia del Daily Bugle acquistata subito prima di partire
dalla Terra; prima di rispondere.
-Possiamo
seguire la pista lasciata dai Badoon che hanno rapito Jocasta oppure no?
-Stavo
giusto per arrivarci.
-Arrivaci
adesso.
-Sì,
possiamo. Come stavo dicendo, le particelle di betatrone hanno...
-Okay,
seguiamoli allora,- taglia corto Occhio di Falco, risollevando il giornale per
tornare ad immergersi nella lettura.
Il
Cavaliere Nero si lascia andare ad un sospiro di frustrazione, quando la loro
non conversazione è interrotta dall’arrivo di Ercole.
-Posso
conferire con il Cavaliere Nero, Occhio di Falco? Da solo.
-Certo,
se capisci di cosa sta parlando.- risponde l’arciere, ripiegando il giornale ed
uscendo dalla cabina di comando.
-Non
credo di piacergli.- realizza lo spadaccino.
-È
di pessimo umore da quando ha saputo la verità su... invero, rammento ora che
si tratta di un segreto.[3] Ma
basta pensare ai tristi eventi! Volevo esporti le mie più sincere
congratulazioni per aver sposato una splendida fanciulla come Carol Danvers.
-Ercole...
eri tra gli invitati al matrimonio. Mi sei costato una mezza fortuna in
alcolici.
-Invero?
Mi era parso di rammentarlo, ma temevo di essermi confuso con un’altra festa.
Sono molto felice per voi; sembrate una splendida coppia. Certo quando entrambi
militavamo nei Vendicatori nessuno lo avrebbe mai previsto!
-Forse
perché Carol era ancora nello spazio. Perché tutto questo interesse?
-È
assai probabile che tu non te ne sia accorto nonostante la tua scaltrezza, Dane
Whitman, poiché siamo stati molto discreti nel nostro amore, ma la bella Janet
ed io siamo stati colpiti dalla freccia di Cupido.
-Davvero.
Siete entrambi la discrezione fatta persona.- risponde Dane racimolando tutto
il sarcasmo di cui è capace.
-Tuttavia
il mio cuore è irrequieto. Tu che hai conosciuto il vero amore, Dane Whitman,
puoi aiutare un dio a capire se la donna che ama desidera passare tutta la vita
con lui, o solamente le notti?
Improvvisamente
il Cavaliere Nero capisce Occhio di Falco: per un attimo, il suo cervello si è
rifiutato di associare i suoni che ha udito alle parole che rappresentano.
-Aspetta,
aspetta. Tu stai chiedendo consigli a me per la tua vita sentimentale!?
La
donna chiamata Capitan America contempla le vastità dello Spazio profondo e
quasi non si accorge che Scarlet le è arrivata alle spalle. Quasi, dopotutto è
pur sempre Capitan America.
-È
il tuo primo viaggio nello spazio?- le chiede Wanda.
-Sì.-
risponde Liz Mace -Tu invece ne hai fatti tanti, immagino.
-Meno
di quanto si creda e quasi nessuna è stata un’esperienza piacevole, devo
ammetterlo.
-Io
sono solo una ragazza semplice del New England. Non sono sicura di essere
adatta a cose come inseguimenti di astronavi e combattimenti spaziali.
-Perché
non sei un maschietto.- interviene Wasp -Ne conosco che sbaverebbero per
recitare la parte di Han Solo in un bel combattimento tra astronavi. E comunque
tu sei una ragazza semplice del New England quanto io sono una ragazza ricca
del New Jersey.
-Ma
tu sei davvero una ragazza ricca e annoiata del New Jersey, Jan.- ribatte,
divertita Wanda.
-Una
ragazza schifosamente ricca del New Jersey, vorrai dire. Comunque non sono
annoiata, anzi quest’esperienza mi eccita. Non vedo l’ora di trovare quegli
alieni e dar loro una lezione. Rapire la mia gemella robotica. Imperdonabile.
La
voce stentorea del Cavaliere Nero echeggia nella cabina.
<<Tutti
ai vostri posti, prepararsi al salto nell’iperspazio.>>
-Meglio
correre.- incita Janet Van Dyne -Mi hanno detto che è un’esperienza che ti
sconvolge lo stomaco, preferisco essere ben ancorata al mio sedile.
-Non
è così dura,Jan, vedrai.- precisa Scarlet.
Cap
sorride: è fortunata ad affrontare il pericolo con compagne come loro.
Moord, sistema stellare Lomora
Il
Quinjet è atterrato nello spazioporto della capitale; rispetto alle astronavi
che lo circondano, sembra poco più che un giocattolo.
All’apertura
della rampa, l’atmosfera del pianeta si fa sentire: respirabile, anche se
l’umidità è a dir poco insopportabile. L’intera città è circondata da enormi
paludi, e ne include diverse più piccole come se fossero parchi cittadini in
una città terrestre.
-Uhg.
Il fetore di questo luogo è peggiore delle interiora di un Troll non-morto.-
commenta la Valchiria, storcendo il naso.
-Non
ti chiederò come fai a saperlo.- replica Polaris.
<<Mi
sorprende che i Badoon abbiano uno standard così basso per i controlli ambientali,
data la loro tecnologia avanzata>>
-Perché
sei abituato all’atmosfera terrestre; se si sono evoluti in una palude, questo
per loro è un locale climatizzato.- replica la Torcia Umana.
-Quindi
Grimm si sbagliava: ogni tanto dai ascolto alle spiegazioni di Richards.- è
l’osservazione di Quicksilver.
Prima
che i due possano battibeccare, uno squadrone di soldati Badoon si avvicina
alla loro posizione. Per riflesso condizionato i Vendicatori si preparano ad
una battaglia, ma Miss Marvel interviene immediatamente:
-Calma,
gente, siamo invitati. Lei è il comandante, giusto?-. chiede rivolgendosi ad
uno dei soldati, riconoscendo i simboli sulla sua uniforme.
Il
Badoon annuisce, e Miss Marvel estrae dalla cintura qualcosa che assomiglia
molto ad una communicard dei Vendicatori con una foto del suo volto, il simbolo
di una spada all’interno di un cerchio, e numerose scritte in più lingue
aliene.
-Miss
Marvel dello S.W.O.R.D., questo è il mio distintivo. Abbiamo un lasciapassare
rilasciato dal Legato Drokk per incontrare il Fratello Reale.
-Dev’esserci
un errore, mammifera. Queste credenziali sono evidentemente false: in nome
della Fratellanza Badoon, vi dichiaro tutti in arresto.
Confini dello spazio Badoon
Il
Quinjet appare quasi dal nulla ma in realtà emerge da un “tunnel” sub spaziale
e la vista che si offre a chi guarda dagli oblò è sconvolgente. Non c’è nessun
pianeta nelle vicinanze, ma tutta la zona è costellata dai resti di astronavi
che sono state distrutte da qualcosa dalla potenza di fuoco inimmaginabile.
-Dove
ci hai portato?- chiede Occhio di Falco al Cavaliere Nero.
-Ho
impostato la rotta sulla scia dell’astronave che stiamo inseguendo deve essere
da queste parti.
-Non
possono essere stati quelli che inseguiamo.- commenta Capitan America –Non
possono avere armamenti così potenti vero?
Prima
che qualcuno possa risponderle, su uno schermo si forma un’immagine: quella di
una sala comandi con in primo piano un Badoon e...
-Jocasta?-
esclama Occhio di Falco,
<<Terrestri…>
esordisce il Badoon <<... avete dieci dei vostri minuti per arrendervi
prima che distruggiamo la vostra nave.>>
<<Fosse
per me, non avreste neanche quelli, sareste già morti.>> aggiunge Jocasta
-Tu…
tu sei alleata a loro?- esclama una sorpresa Scarlet -Non posso crederci.
<<Ciò
che tu credi o non credi è irrilevante: le creature organiche sono tutte mie
nemiche.>>
-Ha
la personalità di Ultron, dovevamo aspettarcelo.- commenta a mezza voce Occhio
di Falco.
-E
adesso che facciamo?- chiede Wasp –Immagino che arrendersi sia fuori questione.
Prima
che qualcuno possa risponderle qualcosa colpisce il Quinjet scuotendolo e
facendo cadere a terra i Vendicatori in piedi.
-Quei
marrani non hanno aspettato la scadenza del loro ultimatum per attaccarci.-
commenta Ercole.
-No!-
ribatte Capitan America guardando all’esterno -Anche loro sono sotto attacco.
Ma
di chi?
Moord, sistema stellare Lomora
<<Credevo
che avessi detto che i Badoon non ci erano ostili.>>esclama Iron Man.
-Così
mi aveva detto il Legato Drokk.- si giustifica Miss Marvel.
-I
Badoon non sono esattamente famosi per la loro lealtà.- ribatte la Torcia Umana
alzandosi in volo e sparando palle di fuoco che fondono le armi dei soldati
Badoon più vicini.
-Invero
sono dei vili marrani capaci solo di colpire a tradimento! Io conosco bene la
loro doppiezza.-[4] esclama la Valchiria
menando fendenti a destra e a manca.
Quicksilver
sfreccia tra gli avversari abbattendone alcuni e disarmandone altri.
Iron
Man usa un impulso elettromagnetico per disattivare le armi dei Badoon nelle
vicinanze permettendo a Miss Marvel di stendere parecchi disorientati
miliziani.
-Non
penserete di prendervi tutto il divertimento, vero?- esclama Polaris mentre usa
il suo potere magnetico per respingere le piattaforme volanti dei guerrieri
Badoon e al tempo stesso privarli delle loro armi.
-Sembra
che abbiamo vinto.- constata guardandosi attorno.
-Questi
vili rettili non valgono granché in uno scontro diretto.- afferma Brunhilde.
-Ma
il numero li aiuta.- ribatte Johnny Storm indicando un’intera flotta di
velivoli in arrivo da alte torri in direzione est -Dubito che anche con tutti i
nostri poteri potremo prevalere contro un intero pianeta.
-Odio
essere d’accordo con te, Storm…- interviene Quicksilver -... ma purtroppo hai
ragione.
-Se
solo capissi cosa sta succedendo.- borbotta Miss Marvel, poi il suo
comunicatore S.W.O.R.D. prende a vibrare -Legato Drokk!- esclama -Finalmente
risponde alle mie chiamate.
<<Mi scuso Miss Marvel ma è in
corso un colpo di stato. Il Fratello Reale è stato deposto e noi suoi seguaci
rimasti siamo assediati dai rivoltosi. Temo che voi Vendicatori non possiate
contare che su voi stessi.>>
La
comunicazione viene interrotta di colpo
<<Ho
capito bene?>> chiede Iron Man <<Siamo davvero da soli contro un
pianeta ostile?>>
-Temo
di sì.- conferma Carol Danvers.
-Sarà
una battaglia epica!- esclama la Valchiria alzando al cielo la spada
-Canteranno le nostre gesta per il cosmo nei secoli a venire!
“Come
per i combattenti di Alamo” pensa Polaris “E non vorrei fare la loro stessa
fine”.
Confini dello spazio Badoon
Capitan
America non ha mai preso parte ad una battaglia spaziale, ma ne ha l’immagine
romantica ereditata dai media terrestri: una gloriosa epica cosmica, piena
d’avventura e di azione.
Ora
che dalla cabina di pilotaggio del Quinjet può vedere solamente stelle e
rottami fumanti, capisce che la guerra non è molto diversa anche così lontani
dalla Terra.
-Questo
non è una battaglia, è un massacro.- osserva.
-La
più piccola di quelle astronavi fa sembrare una portaerei un giocattolo. E i
nostri scudi non sono all’altezza di…- inizia a spiegare il Cavaliere Nero,
prima che qualcosa colpisca il Quinjet.
I
Vendicatori sono scossi come se avessero appena subito uno scontro frontale
senza cinture di sicurezza, e tutti gli allarmi di bordo stanno suonando.
-Non
ricordo se l’ho già detto, ma odio lo spazio. Quali sono i danni?- chiede
Occhio di Falco.
-Gli
scudi sono andati e al motore non resta molto tempo. Abbiamo perso i sensori: l’ultima
cosa che hanno rilevato era un potente campo gravitazionale, ma siamo troppo
lontani da qualsiasi corpo celeste. Un qualche tipo di arma a gravitoni, forse?
– ipotizza il Cavaliere Nero.
-Dane,
credo che il problema sia un altro.- risponde Scarlet, indicando qualcosa
all’esterno: si trova esattamente tra il Quinjet ed il Sole di questo sistema,
oscurandolo completamente.
-Wow.
Dev’essere una nave enorme.- dice Wasp.
-Troppo
per una nave. Forse una stazione spaziale?- ipotizza Capitan America.
-Invero,
quella non è una stazione. Guardate i suoi occhi.- risponde Ercole.
Due
sorgenti di luci grandi quanto il Regno Unito si illuminano di luce viola, che
si riflette su valli e montagne fino a rendere visibile uno sguardo pieno di
odio.
-Microbi.
Osate attaccare Ego, il Pianeta Vivente? Preparatevi a morire!
-Ora vorrei aver accettato di scambiarmi con Iron Man.- si lamenta Occhio di Falco.
CONTINUA !
[1] Su Avengers Vol. 3° #8
(In Italia su Iron Man & I Vendicatori #38).
[2] Susan Storm Richards, la
Donna Invisibile dei Fantastici Quattro.
[3] Vedi Vendicatori #89/90
e Vendicatori Segreti #20.
[4] Grazie alle sue
esperienze con i Difensori in Defenders Vol. 1°
#26/29 (I n Italia su Hulk & I Difensori #44).